Come posso sapere se un’opera è offerta legalmente in rete?

approfondimento a cura di Vincenzo Cascio

Un’opera protetta dal diritto d’autore può essere messa legittimamente a disposizione degli utenti del web solo se i titolari dei diritti, direttamente o indirettamente, abbiano dato la propria autorizzazione per un certo uso digitale della stessa.

La trasmissione di un’opera protetta in rete (ad esempio in streaming) coinvolge contemporaneamente vari diritti, in particolare il diritto di riproduzione, quello di esecuzione e quello di diffusione o comunicazione (art. 13 e seguenti L. 633/41).

Rientra invece nell’ambito del diritto di distribuzione (art. 17 L. 633/41) la vendita via internet ed il download delle opere digitali (pensiamo ad un brano musicale/file mp3). In tal caso, considerato che potenzialmente si acquista non una sola opera ma un numero indefinito della stessa, non si parla di vendita bensì di prestazione di servizi, per cui viene ceduto un servizio e non il bene. Per questo motivo le opere digitali sono protette dai DRM (Digital Rights Managements).

Un utile strumento per individuare in rete contenuti creativi legali è il portale europeo «agorateka». L’Italia, per il tramite di Confindustria Cultura Italia, partecipa al progetto elaborato dall’EUIPO (l’ufficio dell’Unione Europea per la tutela della proprietà intellettuale) attraverso la piattaforma «Mappa dei contenuti» che costituisce una guida sicura e affidabile per la scoperta dell’offerta digitale legale in rete: e-book, film, videogiochi, editoria specializzata, TV e musica.

L’esistenza di un’autorizzazione può inoltre riscontrarsi verificando se il modello di distribuzione digitale prescelto dal titolare dei diritti è senza scopo di lucro o, al contrario, commerciale. Per esempio, sono molte le opere protette dal diritto d’autore offerte in rete gratuitamente per effetto di licenze Creative Commons. Tali licenze accompagnano le opere e informano l’utente della volontà del titolare di autorizzare preventivamente l’accesso, la copia, la distribuzione e, eventualmente, la modifica o lo sviluppo dell’opera. Normalmente licenze di questo genere contengono un riferimento preciso al titolare dei diritti, che consente all’utente di contattarlo e di verificare direttamente l’autenticità della licenza.

Per ciò che riguarda la distribuzione commerciale di contenuti in rete, invece, la copia legittima è normalmente quella per cui si è pagato un compenso e/o cui l’utente ha avuto accesso accettando i termini e le condizioni di un servizio online, nel cui contesto i titolari dei diritti d’autore sono identificati correttamente.

È improbabile che sia lecita una copia che si trovi su un dato sito web o piattaforma o su una rete di «file sharing» senza che quell’accordo commerciale o quella scelta siano state adeguatamente pubblicizzate. Di norma, infatti, è cura degli autori stessi dare notizia della volontà di rendere l’opera fruibile gratuitamente. I fornitori commerciali di contenuti autorizzati acquistano regolarmente i necessari diritti, e quindi offrono copie autorizzate delle opere protette per poter promuovere adeguatamente i propri servizi e renderli appetibili senza incorrere in violazioni massive del diritto d’autore.

Pubblicato da Il Professionista del Diritto d’Autore

Questo è un blog di approfondimento dei professionisti e dei cultori del diritto d’autore.

Lascia un commento

Progetta un sito come questo con WordPress.com
Comincia ora